Sembra in credibile, ma ci sono persone validissime capaci di legarsi le mani da sole.
Una volta stavo lavorando con un personaggio di fama mondiale, una donna, una di quelle che nel proprio settore sono punti di riferimento per tutti gli altri. Se il settore fosse stata la lirica lei avrebbe potuto essere Pavarotti, tanto per capirci. Per comodità di racconto la chiamerò Ada.
Ada era affiancata da un’assistente di tutt’altro livello, molto più giovane e inesperta (diciamo un incapace) alla quale però venivano delegate decisioni vitali per la riuscita del progetto. La chiameremo Cristina è va notato che era sposata con il figlio di Ada.
Le decisioni sciocche di Cristina minavano gravemente tutto quello che si stavamo facendo. Quindi da un lato c’era Ada, persona dal talento straordinario e universalmente riconosciuto, dotata di un’intelligenza sofisticata e una sensibilità non comune. Un potenziale pazzesco ridotto a brandelli da Cristina, la scema di turno, capace di trasformare ogni magia in poltiglia.
Abbiamo passato un paio di mesi a chiederci il perché di tutto questo. Perché un genio si affida a uno sciocco e si fa massacrare in questo modo, rischia una reputazione costruita in una vita dando fiducia a un simile personaggio.
Vi sembra sufficiente il fatto che Cristina fosse la moglie del figlio? Voglio dire, a tutto c’è un limite, anche al nepotismo quando questo si trasforma in una trappola mortale.
Abbiamo ipotizzato le ragioni più varie senza trovare in realtà spiegazioni plausibili. Alla fine ci siamo rassegnati, abbiamo smesso di lottare per difendere la qualità del progetto e ci siamo limitati a ridurre i danni il più possibile.
Questa cosa però ha continuato a ronzarmi per la testa, le persone a volte fanno cose davvero stupide, dannose per sé e per gli altri, al limite del masochismo puro. Questo fa male al mondo, non solo a loro.
Un giorno ero in viaggio con un amico psicologo e gli ho raccontato tutta la storia e lui sorridendo ha detto: “tu non immagini di cosa è capace un essere umano per un po’ di amore”.
Allora ho capito che era proprio così. Ada aveva un bisogno disperato dell’amore di quel figlio, cercava di ottenerlo in qualsiasi modo anche a costo di mettere a repentaglio denaro, fama, reputazione, una vita di lavoro durissimo. Tutto qui, semplicissimo, umanissimo.
Da quel momento ho cominciato a considerare la variabile “amore” come elemento imprescindibile di ogni attività professionale e più in generale di ogni azione umana.
Tutti sappiamo che si può fare carriera o corrompere con il sesso, tutti sappiamo che per amore si fanno follie, ma a volte sottovalutiamo il ruolo delle altre forme dell’amore nelle vicende che dall’amore sembrano lontane.
L’amore ha molto a che fare con la difficoltà a cambiare perché le sue dinamiche influenzano profondamente ogni decisione umana.
Quando cercate di cambiare le cose e trovate blocchi particolarmente duri da rimuovere pensate alla corruzione, pensate ai “piccoli poteri” e pensate anche al potere dell’amore e alle sue innumerevoli manifestazioni.
Domani vi parlerò di quanto sia importante fallire.
lunedì 25 febbraio 2008
La variabile "amore"
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2 commenti:
Sei bravo. Racconti storie coinvolgenti, rigorosamente preparate a tavolino e centellinate giorno per giorno secondo un programma prestabilito, ripetendo uno slogan molto ben scelto ("sembra incredibile").
Sei molto bravo, ma questa non sarà per caso una abile operazione d'immagine per far apparire il partito democratico quello che in realtà non è?
In ogni caso davvero complimenti perché se ragioniamo di partiti costruiti a tavolino, quello di Berlusconi è sempre apparso davvero posticcio e artificioso, mentre l'operazione che si sta facendo col PD è fatta con stile e coerenza.
Sì Marko, dubbio legittimo, non voglio nemmeno rassicurarti, è giusto e salutare che tu dubiti e che aiuti anche gli altri ad aumentare il proprio senso critico. La verità (la mia verità) è che a me non interessa molto il PD come somma delle componenti che lo hanno formato, mi interessa l'opportunità che rappresenta. Come ho avuto occasione di scrivere, c'è tanto che non va anche nel PD e la sua nascita non è priva di ombre. Però c'è un fatto oggettivo, per una serie di combinazioni rappresenta una VERA opportunità di cambiamento, non tanto perché i vertici l'abbiano voluto consapevolmente, non lo sanno esattamente neanche loro cosa stanno facendo. Però si è aperta una fessura in un muro impenetrabile, io ho deciso di entrare e provare a fare una rivoluzione con le armi che conosco. Tutto qui.
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