sabato 16 febbraio 2008

La meritocrazia e i suoi circuiti virtuosi

Sembra incredibile, ma nessuno ama istintivamente la meritocrazia. Tutti a parole la difendono, ma nessuno la vuole davvero, perché ognuno di noi teme la competizione, odia il cambiamento e ama aggrapparsi alle poche certezze di cui dispone nella vita.

Se poi si abita nel paese del tutto finto, delle lobby sporche, dei baronati, del falso mercato, delle raccomandazioni, del voto di scambio ecc. ecc. la meritocrazia diventa davvero un termine senza senso.

Con un piccolo sforzo, però, è facile arrivare a capire che la meritocrazia conviene a tutti, soprattutto nel medio e nel lungo termine. Oltre al fatto che è piacevole sapere che il chirurgo che ti opererà sa quello che sta facendo e non è stato piazzato il sala operatoria dagli amici degli amici, il sistema meritocratico è un grande attivatore di circuiti virtuosi.

Se un amministratore pubblico è capace, amministra saggiamente e produce servizi utili a un costo sostenibile dalla comunità. I servizi utili producono benessere e migliorano la qualità della nostra vita, del nostro lavoro. Lo stesso vale nel caso di un imprenditore, di un insegnante, di uno scienziato. Se sono competenti e abili produrranno risultati utili a tutti: più impresa, più posti di lavoro, più qualità, più ricerca, più benessere, generando vantaggi per tutte le persone coinvolte nel processo. Il tutto si trasforma in crescita economica, culturale e in un aumento della qualità delle vita.

L’azione politica, quindi, deve perseguire la creazione di sistemi meritocratici, in tutti i campi, ad ogni costo.

Stare nel sistema attuale non è così “comodo” come sembra. I costi che si pagano sono molto alti anche se a volte sono ben occultati. Per ottenere una raccomandazione o la benevolenza di questa o quella lobby serve impegno. Bisogna dare una contropartita: a volte un voto, a volte altri tipi di “favori” più o meno espliciti. Ne torna poi qualche vantaggio evidente e una serie infinita di svantaggi collaterali.

A ben guardare, i veri grandi vantaggi del sistema clientelare vengono goduti da chi sta in cima al sistema stesso, poche persone che traggono enormi benefici coinvolgono milioni di persone ai quali distribuiscono con una mano visibile e levano con una invisibile. Distribuiscono posti di lavori e qualche privilegio mentre sottraggono risorse, tutele, qualità dell’aria che si respira, della sanità, dell’informazione ecc.

Basta pensarci un po’ ed è facile rendersi conto che il gioco, alla lunga, non vale la candela.

Se le stesse energie che si spendono per ottenere i “favori” fossero spese per migliorare sé stessi, sarebbe facile trarre giovamento da un sistema di tipo meritocratico. In più, le ricadute positive del sistema sarebbero godute da tutti.

Domani volevo parlarvi del terzo grande circuito virtuoso, quello dell’Etica. Una lettrice però ha evidenziato un aspetto di vitale importanza e cioè il tema della resistenza al cambiamento che si incontra in ogni processo di innovazione. Quindi domani anticiperò un post che avevo previsto di pubblicare più avanti e parlerò proprio di questo.

L’Etica la facciamo lunedì.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

'azz che onore essere addirittura citatain questo ciclo di lezioni! sono molto, molto lusingata.

e aspetto con ansia la lezione di domani.

Anonimo ha detto...

Raramente ho letto parole più belle... ringrazio phonkmeister per la segnalazione

Anonimo ha detto...

innanzitutto salve...
mi concratulo per le belle parole che ha scritto ..."SE LE STESSE ENERGIE CHE SI SPENDONO..."oggi ho affrontato un tema su questo argomento, e, domani continuandolo,scriverò molte sue parole...(belle davvero)..la ringrazio dell aiuto indiretto!!!

ALVostroPosto & ALPrimoPosto ha detto...

Su ALVostroPosto mettiamo ALPrimoPosto la meritocrazia come strumento di motivazione di tutte le persone in ogni azienda, organizzazione, associazione, istituzione, famiglia, ecc, dando particolare risalto alla creazione di programmi motivazionali che permettano di rendere ogni persona ed ogni gruppo di persone più efficace ed efficiente, per il benessere di tutti.