lunedì 7 aprile 2008

Come voterò a queste elezioni

Sembra incredibile, ma dopo attenta riflessione ho deciso di votare comunque PD. Sembra incredibile perché sono stato proprio io a dirvi di non farlo. Nel frattempo però sono successe diverse cose e ho molto pensato a quale tipo di voto potrebbe produrre il maggior effetto di cambiamento nelle direzioni che a me interessano.

La situazione attuale vede i due schieramenti principali piuttosto ravvicinati, con una forte area di incertezza sui risultati del Senato. Ecco allora che sta succedendo una cosa importante: tutti stanno preparandosi alla sconfitta (nel PD come nel PDL).

Cosa facciano nel PDL mi interessa poco, da quella parte non può venire nulla di buono. Mi preoccupano molto di più alcune mosse interne al PD. I vecchi apparati, quelli che la ventata di novità ha un po' depotenziato dopo la caduta del governo Prodi, stanno ricompattando le fila, pronti a sfruttare un eventuale insuccesso elettorale per rimettere nei ranghi le forze nuove.

Dal basso stanno infatti avanzando istanze di trasparenza, meritocrazia e buon senso che infastidiscono moltissimo chi sta dentro il partito da sempre. A questo punto, a mio parere, bisogna concentrarsi su un voto di tipo strategico.

Il PD è in questo momento l'unica forza nella quale si possono generare delle discontinuità con il passato producendo effetti reali sul Paese. Non è la cosa migliore che ci potesse capitare, ma è la cosa migliore che abbiamo a disposizione. Quindi suggerisco di usare quella.

Ci sono all'interno del PD parecchie frecce importanti orientate in modo ragionevole. Ce ne sono molte altre che puntano ostinatamente al vecchio. Più il risultato elettorale risulterà sfavorevole per il PD, più le forze negative aumenteranno il loro potere (leggete i giornali con attenzione e troverete già in circolazione le dichiarazioni di chi prepara lo scenario di un eventuale fallimento).

Allora io voterò PD alla Camera e al Senato, perché non è importante se il PD va o meno al governo, è importante che questa linea di rinnovamento sia sostenuta dall'elettorato per impedire che quello che è nato di buono negli ultimi due mesi venga inghiottito dal vecchio apparato. Il mio voto è insomma orientato al disarmo dei poteri più vecchi e al sostegno di quel poco di nuovo che si è generato.

Non ho i mezzi per verificare accuratamente il dato, ma sembra che ci siano nel PD quasi 500.000 nuovi iscritti che non vengono dal mondo dei partiti, forze fresche: non è uno scherzo. Nel circolo in cui mi sono "infiltrato" è così e i risultati sono impressionanti. La stessa cosa accade in molti altri circoli in tutta Italia. Se invece di mettere le dita sul volante del mercato le mettiamo su quello della politica gli effetti saranno infinitamente più grandi e immediati.

Ma il processo di rinnovamento è in corso e i suoi esiti ancora incerti. Non possiamo pensare che le persone che guidano il PD non facciano parte del "sistema" che ha portato alla situazione attuale. Possiamo però cercare di spingerli a prendere le decisioni giuste e nel frattempo continuare il cambiamento dalla base.

Tutte le altre opzioni mi paiono meno efficaci di questa.
Quindi io vado così.
E siccome è un bel momento, magari succede qualcosa di veramente inprevisto.

14 commenti:

Cirano ha detto...

Giornata traboccante di ottimismo questa. Vorrei poter condividere la tua serafica posizione. Ciononostante credo che si possa fare uno sforzo di "fiducia critica". Mi spiego meglio:
facciamo finta che il PD candidi per la Camera e per il Senato un certo numero di "candidati sicuri" che sono eletti sia che vinca o che perda le elezioni. Questi sono a posto. Subito dopo le prime linee ci sono i rincalzi, quelli il cui accesso dipende dal successo elettorale. Mettiamo che tra questi "rincalzi" vi sia un politicante di mestiere, un cacciatore di poltrone per il quale, a seconda che la stagione sia di vacche grasse o magre, accetterebbe dallo sgabello di addetto stampa del Comune al seggio elettorale. Supponiamo che costui stia sullo stomaco a gran parte dell'elettorato ma sia stato imposto dal partito. In questo caso un voto disgiunto (in ogni caso orientato dalla medesima parte della "barricata") potrebbe dare un segnale alla "casta" almeno quella locale. L'insuccesso di un voto territoriale per un ramo del parlamento e il contemporaneo successo dell'altro ramo potrebbe prestarsi ad una chiave di lettura critica.

sembraincredibile ha detto...

E poi sono io quello ottimista? Hai una fiducia sconfinata nelle capacità di "lettura" del voto da parte dei vari livelli della classe politica. Temo che la realtà sia orrendamente più brutale. Temo che quel poco di buono che ha generato il PD venga istantaneamente riassorbito se Veltroni non ottiene un risultato eclatante. E se togli questo, sulla scena non resta più nulla. Un'occasione persa, tutto qui.

Cirano ha detto...

Certo che senza capacità di "lettura" non ci sarebbe capacità di analisi e di autocritica e quindi gli "squali rossi", di tutte le taglie, continuerebbero a spadroneggiare e i vivaci e allegri "pesci di scoglio" a nascondersi tra i coralli per essere tirati fuori quando è necessario fare bella figura nell'acquario.
Metafore ittiche a parte certo che è un bel tormento la questione del voto per i simpatizzanti dell'ex centrosinistra. Ecco la "passione secondo Ricca" http://www.pieroricca.org/

Anonimo ha detto...

Io condivido quanto hai scritto: sono d'accordo che non tutto nel PD sia bello e buono, ma credo anch'io che la sua nascita abbia innescato, soprattutto a livello locale, delle belle realtà e delle crepe in cui persone positive con idee nuove si stanno inserendo, magari trovando che qualcuno già c'era. Tanto per condividere: nel mio comune avevo pensato di tentare una sorta di "conquista dall'interno", perché da consigliere comunale avevo l'impressione che ci fosse margine di manovra, anche per dare una scossa a chi non ha il coraggio di uscire da certi schemi, pur desiderandolo sotto sotto. Da me le cose mi pare non stiano andando solo in questo senso (anche a livello locale c'è un tentativo di controllare il rinnovamento... io vivo una situazione un po'meno positiva della tua, ma solo un po'), però c'è movimento. E questo dà molta speranza, o, per collegarmi anche agli orticelli... fa sognare.

RivoluzioneMorbida ha detto...

Caro sembraincredibile, scrivi bene (nel senso lessicale del termine) e di questo ti faccio i complimenti.

Io personalmente non mi occuperei più di politica, cosa che, a sorpresa, hai già fatto alcuni post addietro.

Mi sono sorpreso e rellegrado della tua ritrattazione in termini politici, ma ora sembra che tu non sia più sintonizzato.

La politica ha fatto dei danni al Paese; oltretutto, ultimamente, la politica non può fare più molto, in quanto il sistema è governato da altro (o meglio siamo noi comuni mortali che abbiamo delegato ad altri la gestione di tutto).

Ci sono 3 ordini di problemi, risolti i quali il mondo andrà bene (senza leader):
1-economie locali: o torniamo a rivalutare il locale o tra poco diventiamo il nuovo terzo mondo (europa-america)
2-sovranità monetaria: l'Euro come il dollaro sono delle prese per il culo! Cercati su google "signoraggio" e scoprirai di che parlo.
3-decrescia: è ora di rendersi conto che il modello della crescita infinita è utopico. E' così banale da comprendere ma così difficile da attuare.

Se riusciamo davvero a far avverare le 3 "regole" ti giuro che la politica non servirà più.

Inoltre ti assicuro che le 3 "regole" sono attuabili da ciascuno di noi, con le proprie convinzioni, con i propri modi di agire.

CAMBIA TU E CAMBIERA' IL MONDO....

Mi sembra, caro amico, che questo sia il tuo obiettivo (almeno così hai scritto), obietivo che ho condiviso, almeno fino a questo post.

Un abbraccio

sembraincredibile ha detto...

Caro anonimo amministratore, hai perfettamente colto lo spirito e la situazione. Io sono per sfruttare e sostenere le opportunità con tutti i mezzi di cui disponiamo (che son pochi tutto sommato). Credo che su questo fronte, un risultato elettorale del PD superiore alle aspettative potrebbe generare effetti positivi: sostenendo il processo di rinnovamento, dando forza alle energie nuove e togliendo dalla naftalina i "buoni" schiacciati dagli apparati (perdonatemi le semplificazioni brutali). E poi sì, potrebbe alimentare il sogno e spezzare qualche altra catena importante. Insomma mi sembra una strada da provare.

sembraincredibile ha detto...

Caro rivoluzionemorbida, conosco il signoraggio e capisco ciò che dici, nella sostanza concordo che questi sono tra i punti di arrivo auspicabili.

Però quando la metti così ti metti nella condizione di fermare il TIR a mani nude. Provaci pure, perché no? Solo che io di natura sono piuttosto realista e credo che al momento, la strada che tu proponi non sia percorribile, non in modo così diretto. Non mi ricordo chi ha detto che "aver ragione troppo presto è come avere torto": purtroppo è vero.

Se la crisi attuale si approfondisce ulteriormente, in modo deciso, può essere che avremo le condizioni per accorciare il percorso e fare un salto di modello molto più diretto e veloce. Sarebbero lacrime e sangue però (mica tanto rivoluzione morbida).

Forse c'è ancora spazio per produrre una curva più dolce e meno traumatica e al momento è quella che mi interessa di più. La politica è uno degli strumenti possibili. Non demonizzare il termine, demonizza la corruzione, la mancanza di etica, l'irresponsabilità, le scelte miopi, ma la politica è potenzialmente un bello strumento. Il punto è quale politica e come la si fa. Per quanto riguarda il PD si tratta di un'opportunità, io sono per vedere se si può sfruttare. Tutto qui.

Un abbraccio anche a te.

Marko ha detto...

Io preferisco votare, nella stessa coalizione, Di Pietro, il cui partito è a mio parere anche molto più rinnovatore nelle persone.
http://www.youtube.com/watch?v=GrnfK5m0CXY

Cirano ha detto...

Con un po' di "cinismo elettorale" credo che si possa assecondare quello che è illustrato nel seguente post:
http://www.noisefromamerika.org/index.php/articoli/Il_voto_utile_%282%29%3A_tutto_il_voto_utile%2C_regione_per_regione.#body
Lo trovo particolarmente interessante, per votare con la testa e non con la "pancia".
Il link si trova anche sul mio blog, con un breve commento.

RivoluzioneMorbida ha detto...

Caro sembraincredibile,
hai travisato il mio pensiero.

Concordo di non fermare il TIR con le mani, ma qualcosa bisogna pur fare.

Credo che siamo noi, le singole persone, che possono cambiare e che non servono più leader, non questi leader per lo meno.

Il potere è in mano nostra: USIAMOLO!

Più o meno è quello che dici tu, anche se lo strumento (politica) che vorresti usare per ora è inutile (nel senso che non puo' molto).

Spero di essermi spiegato (e capito pure ;-) )

Anonimo ha detto...

Ok ok, condivisibili anche da me questi ragionamenti, ma io ne faccio anche un altro.
Mettiamo che uno ha nel suo intimo l'idea che bisognerebbe attuare delle tutele per i più debilo, che bisognerebbe tutelare le coppie di fatto, che bisognerebbe molta ma molta più attenzione per le problematiche ambientali. Per questi e per altri temi lo schieramento naturale sarebbe l'arcobaleno. Poi però, convinto che il male assoluto è questa destra e che solo il pd ha reale possibilità (purchè remota) di infastidirlo, decide di vitare pd proprio per dare vita difficile al nano di Arcore. Ecco, se tutti i potenziali "arcobaleni" fannoi questo ragionamento, e so che in tanti lo stiamo facendo non senza travaglio interiore, all'indomani del voto qual è il messaggio che gli Italiani avranno mandato?
Il messaggio sarà che agli italiani non importano i valori della sinistra, non gle ne frega niente di ambientalismo, ecc ecc ...... Insomma, sembra una condanna definitiva a doverci accontentare di scegliere tra una destra pericolosa e populista e una centrosinistra che in quanto a populismo non è quasi da meno.
Ma malgradoi ciò, ancora adesso che scrivo, sono profondamente combattuto tra le due opzioni, deciderò credo solo davanti al seggio.

Unknown ha detto...

Al seggio sarà veramente dura!!!

Per dirla in metafora mi sento come uno dei 300 che si lancia contro un'armata vastissima e sa che il suo sacrificio non servirà. La speranza è che non siamo solo 300 e che altri seguano!!

Comunque non voterò Pd. Al senato SA mentre alla camera penso a IdV.
Almeno un po' di tattica ci vuole...

sembraincredibile ha detto...

Giuseppe: per risponderti dovrei scrivere un libro. Il fatto è che l'Italia non funziona come una persona normale pensa che dovrebbe funzionare un Paese civile. Cioè non è detto che per fare serie e profonde riforme ambientaliste (ad esempio) la cosa migliore sia votare i Verdi. Non so se ti sei reso conto che qui per fare le riforme di "destra" ci vuole un governo di "sinistra". Comunque è, purtroppo, un discorso troppo lungo per essere affrontato qui...

sembraincredibile ha detto...

daria & marco: anche io volevo votare proprio così, uguale uguale, poi, come sapere, mi son convinto che la tattica giusta era un'altra (e più che tattica spero sia strategia)...