sabato 17 maggio 2008

Adoro copiare

Sembra incredibile, ma mentre sei lì che cerchi le soluzioni alle volte scopri che altri le hanno già trovate. Sono i momenti in cui adoro copiare.

Il movimento Transition è nato abbastanza recentemente in inghilterra, ma mi pare prometta benissimo e affronti la maggior parte dei problemi con saggezza e buon senso (infatti si sta giù diffondendo a livello internazionale).

È basato su un 'approccio a "curva morbida" (ma risoluta) verso un novo modello di sviluppo, mercato, convivenza sociale. Al centro del progetto c'è il concetto di resilienza, la capacità cioè del nostro sistema sociale ed economico di riorganizzasi per affrontare efficacemente (e con vantaggio collettivo) la crisi attuale (cogliendone quindi le opportunità).

In Inghilterra ci sono intere città che stanno diventando Transition Towns sotto la spinta della propria cittadinanza (mi pare di averlo già detto che è un bel momento...).

Un po' di referenze utili:

Il blog del massimo teorico del movimento Rob Hopkins (in inglese)
http://transitionculture.org/

Il sito della prima Transition Town (in inglese)
http://totnes.transitionnetwork.org/

Il sito delle Transitions Towns (in inglese)
http://transitiontowns.org/

Il blog italiano del movimento con molti documenti tradotti
http://transitiontownsit.wordpress.com/

La "bibbia" transizionalista (in inglese)
http://transitionculture.org/shop/the-transition-handbook/
(mi sta arrivando, poi vi dico com'è)

Video, interventi e interviste con Hopkins per capirne di più (in inglese)
http://www.youtube.com/results?search_query=Rob+Hopkins&search_type=

Sento che questa scoperta mi faciliterà immensamente le cose.
Vado a nanna contento.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

sembra incredibile, ma qualunque cosa si faccia la gente non esce di casa. La processione del paese non tira, il circolo del pd non tira, la festa paesana una tragedia, un comitato apartitico nulla,spettacoli di vario genere vedono sempre i soliti pochi volti presenti, elezioni asbuc 120 persone su circa 2000. come si fa a tirare fuori dalle case le persone? ma soprattutto come si fa ad andare oltre la sterile critica a tutto e a tutti?
e' vero le cose sono complicate e avolte anche sporche, ma chi crede di poter fare meglio dov'è solo su un forum di zona a scrivere grillate per di più anonime.
è un buon momento?

sembraincredibile ha detto...

Cara scoraggiata, è un buon momento, lo confermo, ma so bene quanto sia difficile coinvolgere le persone. Non conosco il tuo caso nello specifico, ma posso suggerirti di valutare con grande freddezza le proposte che sono state fatte alla gente del tuo paese. Èrano poi così interessanti, usavano le leve giuste (dimenticati di cosa interessa a te, pensa a cosa interessa alla tua gente). Le persone reagiscono in base a ciò che si propone e quasi mai reagiscono in massa, ma per gruppi (o per tribù - dice il marketing tribale). Il problema è che chi è attivo nell'impegno politico o nell'associazionismo raramente ha la preparazione necessaria ed è in grado di usare gli strumenti giusti per produrre il coinvolgimento delle persone. In Italia non abbiamo una cultura del marketing nemmeno nelle aziende, figurati nelle associazioni...

Unknown ha detto...

Che bella questa cosa delle transition towns! Non ne sapevo niente! Nei prossimi giorni cercherò di vedere alcuni video e leggere le varie esperienze! potranno esserci d'aiuto! e d'ispirazione!

Cara Scoraggiata, capisco il tuo scoramento! A Bologna per fortuna ci sono tantissime persone attente, attive, partecipative, quindi ogni volta che mi capita di organizzare qualcosa c'è sempre un certo numero di persone che partecipano. Probabilmente altre città rispondono in maniera diversa agli stimoli. Però uno alla volta, un po' di qua e un po' di là, le esperienze si fanno conoscere, le idee circolano, la gente mormora!!! Davvero, pensa solo cosa sono riusciti a fare a Colorno (PR) con i Comuni Virtuosi... e dire che Colorno (senza offesa) non è proprio una metropoli e la gente non era particolarmente sensibile alle tematiche di sostenibilità e decrescita... sono finiti perfino su report e sul palco del V2 Day!
Però gradualmente, passo dopo passo, dopo aver organizzato campagne di sensibilizzazione, convegni, spettacoli, ecc ecc.

Forse mi sto dilungando! ed è probabile che non abbia risposto in pieno al tuo quesito, però concludo dicendo che anche se è un brutto momento, i brutti momenti preparano sempre il terreno ai buoni momenti, cioè nelle crisi germogliano le soluzioni più geniali per uscire dalle crisi e la gente come noi che ci crede e vuole trovare soluzioni impara a conoscersi e a fare rete.

A presto, Daria

sembraincredibile ha detto...

Quello di Transition è un approccio che mi piace molto, per altro è pieno di spunti e idee che potrebbero interessare anche "scoraggiata". Sto seriamente considerando l'ipotesi di far nascere formalmente Transition Italia.

Unknown ha detto...

Segnalo sul mensile AAM Terra Nuova di maggio un articolo sulle città in transizione.

Non è gran che... ma in questa teoria del caos che è la rivoluzione dolce... ogni cosa produce un eco!!

L'eco si diffonde come una canzone alla radio... la gente fischietta ... il motivo e ... si diffonde.

Immagine all the people... livin' life in peace.

M.

sembraincredibile ha detto...

;-)